L'atteggiamento Mentale del Giocatore di Sinistra

02/08/2022 19:40:54 +0000
Il giocatore di sinistra spesso si prende la responsabilità di chiudere il punto, principalmente perché dalla sua posizione è favorito nel farlo.
 
Infatti il giocatore di sinistra, intervenendo sulla maggior parte del campo, specialmente sui colpi centrali, ha la possibilità di essere incisivo con Vibora e Smash.


Inoltre è favorito nell'esecuzione di un buon por tres (lo smash che fa uscire la palla dal vetro laterale) e nella volèe di dritto, normalmente più veloce e incisiva di quella di rovescio.

Giocare in questa posizione richiede quindi alcune abilità tecniche e atletiche:

1. Saper giocare colpi esplosivi, nello specifico lo smash
2. Saper scegliere quale colpo usare
3. Essere alto o avere la capacità di saltare, in modo che per gli avversari sia complesso superarlo
4. Essere forte e allenato: serve forza e preparazione atletica per essere incisivi nel modo corretto
5. Essere efficace sulla risposta al servizio

E la mente? 
Le caratteristiche tecniche e fisiche si abbinano ad alcune risorse mentali fondamentali, possiamo addirittura dire imprescindibili: se non le hai, fai in modo di ottenerle.

1. Umiltà e gratitudine
2. Leadership
3. Decisione e sicurezza
4. Lucidità e capacità di moderare i rischi
5. Problem solving

Come è necessario allenare il corpo, è fondamentale allenare la mente affinché possiamo sviluppare le risorse che ci servono o allenarci ad accedervi velocemente.


Vediamo, una alla volta, le 5 risorse mentali fondamentali per il giocatore di sinistra e come possiamo allenarle in campo.

Abilità mentali del giocatore di sinistra.

1. Umiltà e gratitudine: poiché spesso il giocatore di sinistra chiude il punto, potrebbe assumere l'atteggiamento del "io sono io e voi non siete un... ".

Ovviamente questo tipo di atteggiamento mentale non favorisce il gioco di squadra ne il benessere di chi lo mette in campo e tantomeno del compagno.
 

Mi è capitato di lavorare con persone che tentando di giustificare questa modalità di approccio mi hanno detto "eh ma io sono sicuro di me stesso, è questo il punto".

Ecco non c'è nulla di più sbagliato.

Questo approccio non è sinonimo di sicurezza e consapevolezza di se, ma al contrario maschera profonde insicurezze.

L'umiltà e la gratitudine ci permettono di realizzare che qualsiasi nostro successo, è stato preceduto dal lavoro, sacrificio, impegno di altre persone oltre che nostro.

In campo come nella vita, è sempre bene ricordarsi che non siamo da soli, non lo siamo quando soffriamo per un punto, come non lo siamo quando gioiamo, e chi gioca dal lato sinistro del campo viene sempre aiutato da chi gioca a destra.

Dunque come allenare l'approccio mentale di umiltà e gratitudine? Se non siamo abituati a coltivare questo atteggiamento, le prime volte occorre esasperarlo, farlo appositamente anche se non lo sentiamo realmente, insomma recitare un po'!

Il motivo è semplice, in campo abbiamo bisogno di soluzioni veloci, che ci consentano di performare al meglio, a volte rattoppiamo la situazione e in seguito sistemiamo le cose prendendoci il tempo giusto per farlo.

Ecco in questo caso possiamo allenarci a ringraziare il compagno ogni volta che ci consente di piazzare un punto.

- Finto? Forse all'inizio si!
- Esagerato? Forse si, del resto normalmente quando recriminiamo un errore a noi stessi o al compagno non ci preoccupiamo di esagerare no?
- Faticoso? Non più di un recupero al vetro
- Utile? sì, 10, 100, 1000 volte sì!

È il primo passo per acquisire una mentalità del tipo "io sono ok, tu sei ok, insieme siamo una forza!"

2. Leadership: mai come oggi questa parola è inflazionata, la usiamo spesso, in contesti eterogenei e a volte abusandone e fraintendendone il significato.

Il leader è colui che conduce (dal verbo inglese to lead = condurre).

Ok, fermi! Ma non mi avevi scritto nell'articolo precedente che il giocatore di destra è il regista del gioco? Adesso mi dici che è quello di sinistra che conduce, quindi chi comanda?

La verità è che non comanda nessuno.

Mentre il giocatore di destra conduce la partita come regista e stratega, il giocatore di sinistra deve avere buone doti di leadership per aiutare il compagno da un punto di vista emotivo nei momenti più duri e per dividere i meriti, perché diciamolo, chiudere il punto con un por trés mette chiunque nelle condizioni di prendersi gli applausi, ed è proprio lì che un buon leader sa spartirsi il merito con il compagno!

Come allenare questa risorsa? Semplicemente facendolo, gratificando il compagno quanto gratifichiamo noi stessi.

3. Decisione e sicurezza: queste sono risorse che ci servono in qualsiasi posizione giochiamo, anzi a dirla tutto ci servono anche quando non giochiamo.

Per quanto riguarda la sicurezza, è importante per il giocatore di sinistra, avere a portata di memoria riferimenti positivi sulle proprie capacità tecniche, in modo da tranquillizzare la mente conscia e permettere all'inconscio di fare di nuovo qualcosa che ha già fatto.

È altrettanto importante che il giocatore di sinistra, una volta scelto il colpo da giocare, lo faccia con decisione, senza alcun tipo di tentennamento.

Un piccolo dubbio mentale genera nel corpo tensioni e micro movimenti muscolari che compromettono irrimediabilmente il colpo.

Parliamo nuovamente di focus quindi, è necessario avere la capacità di direzionare il focus nella direzione migliore: il momento presente e l'esecuzione del colpo.

Tutto ciò che riguarda il prima e il dopo, genera pensieri potenzialmente depotenzianti e in ogni caso non utili.

Per allenare la capacità di gestire il focus, inizia da subito, quando giochi a chiederti "dov'è il mio focus?" e se ti accorgi che è da qualsiasi altra parte rispetto a cosa stai facendo in quel momento, riportalo nel qui ed ora.

4. Lucidità e capacità di moderare i rischi.

Queste risorse mentali, intrecciate tra loro, hanno molto a che fare con il concetto di responsabilità.

Per chi gioca a sinistra, è normale correre rischi con più frequenza di chi gioca a destra, ma non bisogna esagerare per evitare di compromettere la strategia e il risultato della partita.

Evitare di correre un rischio a fine game, o a fine set, ad esempio, può essere una scelta saggia nonché utile al benessere e all'ecologia della squadra oltre che del singolo.

Ma come faccio a sapere se sto rischiando troppo?
Quando sprechi palle e punti normalmente stai rischiando troppo, se poi ti accorgi di qualche errore gratuito, hai tutti i campanelli d'allarme che ti occorrono.

Come si allenano la lucidità e di conseguenza la capacità di moderare i rischi?
Con la respirazione.

Respirare con il diaframma, ti consente di abbassare il ritmo del battito cardiaco e di conseguenza di abbassare la tensione. Questo ti da modo di osservare la situazione con più distacco, e di fare scelte migliori.

5. Problem Solving: anche in questo caso, come per la leadership, siamo di fronte ad un termine a volte abusato, ma in campo il Problem Solving salva spesso le partite!

Il problem solving è la capacità di analizzare e risolvere problemi.

Durante un match in problemi che possono nascere sono innumerevoli, dal disagio fisico per qualche dolore muscolare, a un infortunio, a condizioni del campo non ottimali, e potremmo continuare con un lunghissimo elenco.

Una mente allenata al Problem Solving, inizierà immediatamente a ipotizzare soluzioni, una mente non allenata al Problem Solving invece si focalizzerà sul singolo problema rendendolo sempre più grande.

Ti è mai successo di far fronte ad un problema con semplicità? Oppure in un'altra situazione di renderti conto una volta risolto il problema che ti era sembrato molto peggio di quanto fosse in realtà?

Bene, in campo è bene non ingigantire alcun problema (anche nella vita in realtà) e per allenarci alla mentalità del problem solving la prima cosa che possiamo fare è migliorare la qualità delle domande che ci facciamo.

Eliminiamo tutte le domande che iniziano con il Perché:
- Perché perdo?
- Perché sbaglio?
- Perché succede a me?
- Perché il mio compagno..., il vetro..., il campo..., la palla..., la pala... ecc ecc

Questo genere di domande non innescano un ragionamento volto alla soluzione ma un loop mentale volto alla lamentela.

Facciamoci domande di qualità:
- Come posso fare a....
- Cosa posso fare per...
- Come possiamo ottenere...
- Come possiamo migliorare....

Queste domande spostano immediatamente il focus sull'azione risolutiva.

Autore: Cristina Molinari
Ti aiuto ad allenare la mente per ottenere le vittorie che meriti, in campo e nella vita.